Venezia, Istria e Quarnaro tra sacro e profano dai dogi Orseolo al monastero di San Nicolò

6 Ottobre 2021

Venezia, 6 ottobre 2021 – “Venezia, Istria e Quarnaro tra sacro e profano” è il titolo dell’incontro che la Municipalità di Lido e Pellestrina, in collaborazione con l’associazione Civica Lido Pellestrina, organizza giovedì 7 ottobre alle ore 18 all’hotel Ausonia Hungaria. L’appuntamento rientra nel calendario delle celebrazioni ufficiali per la nascita di Venezia, 1600 anni fa, e andrà a sondare due temi in particolare: “I dogi Orseolo e la diffusione del monachesimo benedettino in Istria e Quarnaro” e “Il monastero di San Nicolò del Lido di Venezia”. Il primo intervento, che vedrà come relatrice Patrizia Lucchi, affronterà il periodo che va dal 978 al 1046. Verso la fine del IX secolo, Venezia si sta affermando come Repubblica capace di sostituire il governo di Costantinopoli nel controllo e quindi nella protezione della navigazione lungo l’Adriatico. In questo contesto balza alla ribalta la famiglia Orseolo che a più riprese interviene in Istria, Quarnero e Dalmazia sia per interessi politico e amministrativi che per scopi religiosi. La dinastia Orseolo si estingue a Venezia attorno al 1037, ma il casato prosegue in Croazia e in Ungheria, dove Pietro Orseolo, figlio di Ottone, siede sul trono dal 1038 al 1041 e dal 1044 al 1046. Nel corso della relazione verranno illustrati i principali episodi che legano gli Orseolo alla diffusione del monachesimo benedettino in Istria e Quarnero, con particolare riferimento all’abbazia di San Pietro di Ossero la cui fondazione è attribuita all’eremita osserino Gaudenzio, poi vescovo di quella diocesi, seguace di San Romualdo, strettamente legato agli Orseolo.

La seconda conferenza, con la relatrice Alessandra Ori, punterà invece sulla nascita e l’insediamento dei monaci benedettini nel monastero di San Nicolò (1043-1053), inizialmente dipendente da quello principale di San Giorgio Maggiore. Sarà illustrata l’importanza rivestita dal monastero ai fini strategici del dogado, sia a scopo difensivo che religioso. Sarà dedicata molta parte al significato della coeva basilica e all’illustrazione dei resti tuttora esistenti.