Venezia, 6 agosto 2021 – Sulle tracce di Venezia, tra bastioni, effige del leone alato, sapori e profumi che rimandano alla Serenissima. C’è tempo fino al 30 settembre per visitare la mostra fotografica “Tracce veneziane nelle isole di Cherso e Lussino”, realizzata per celebrare i 1600 anni di Venezia e il rapporto che la Serenissima aveva con i territori circostanti. La Croazia condivide infatti con la Serenissima una stagione lunghissima. L’Istria e la Dalmazia fanno parte della Repubblica per secoli, a seconda delle località. Assieme vivono l’ascesa, le guerre con gli Ottomani combattute fianco a fianco, il declino e la fine. E a Venezia decine di calli, piazze e ponti sono dedicati a queste terre. Basti pensare alla Riva degli Schiavoni, che prende il nome proprio dai mercanti della Dalmazia, la “Slavonia” in veneziano.
L’esposizione, curata dalla Comunità degli Italiani Lussinpiccolo e Comunità degli Italiani di Cherso, si può visitare sia a Cherso sia a Lussinpiccolo (fotografie e grafica Sandro Tariba del Papyrum studio di Lussinpiccolo).
Più di 1.200 isole e isolotti sono disseminati lungo la costa della Croazia. Si passa da quelli più settentrionali, situati nel golfo del Quarnaro, a quelli più meridionali, al largo di Spalato e Ragusa: le isole hanno un passato molto diverso, ma tutte sono state sotto il dominio veneziano.
Cherso, che fece parte della Repubblica di Venezia fino alla caduta nel 1797, conserva parti dell’antica cinta muraria costruita dai veneziani, nonché numerosi palazzi risalenti al dominio della Serenissima. Ancora oggi si possono visitare la porta col leone marciano, la torre dell’orologio e la loggia, di foggia rinascimentale. Così come Lussino con i suoi centri abitati, dove un tempo le chiese di legno furono mano a mano sostituite in relazione a quanto avveniva a Venezia: gli altari di marmo che venivano rimpiazzati in occasione del restauro di una chiesa a Venezia, venivano acquistati da Lussino. Sempre qui si può ammirare la torre difensiva di forma circolare per proteggersi dagli attacchi turchi.