Venezia, 28 settembre 2021 - Mestre festeggia il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo. Una ricorrenza cha cade il 29 settembre ma che consente di far rivivere le emozioni di una tradizione popolare antichissima e che quest’anno rientra nel vivo delle celebrazioni per i 1600 anni di Venezia.
I primi cenni storici della Festa di San Michele risalgono al XIV secolo, nel 1328 per la precisione, quando le celebrazioni erano regolamentate nello Statuto di Treviso, città da cui Mestre dipendeva, e avevano tra le attività principali il commercio di animali, nello specifico, di cavalli. Sarà solo nell’Ottocento che il giorno dedicato a San Michele amplierà i suoi festeggiamenti integrando la tradizionale compravendita di cavalli con quella di altri generi e includendo fuochi d’artificio, balli e, nel 1958, perfino una regata, diventando così, un appuntamento fisso di ritrovo di tantissima gente: dagli abitanti della terraferma a quelli dei comuni limitrofi, fino agli stessi veneziani.
Polo di attrazione di un pubblico ampissimo ed esempio di splendore per il settore economico cittadino, grazie alla sua storica fiera tra piazza Barche e piazza Ferretto, allora come oggi, la Festa di San Michele rappresenta un momento importante delle celebrazioni religiose mestrine ma anche un modo per rendere omaggio al Santo Patrono della città che, a differenza di quanto si possa credere non è San Lorenzo, a cui è dedicato il duomo e che funge da patrono secondario, ma proprio San Michele. Questa festa, però, è stata storicamente contesa anche da un altro Comune del Veneziano, Mirano, che reclamava i festeggiamenti in onore dell’Arcangelo nello stesso giorno di Mestre. Per evitare una concorrenza tra i due centri, nel 1477, venne stabilito, con una deliberazione del Senato Veneto, che Mirano avrebbe anticipato i festeggiamenti del patrono al 21 settembre, giorno dedicato a San Matteo mentre Mestre avrebbe mantenuto la data del 29 settembre. Su questa contesa tra le due cittadine della terraferma veneziana c’è, inoltre, una curiosa leggenda popolare che vuole che i mestrini abbiano convinto i miranesi a “cedere” il giorno di San Michele in cambio di un buon piatto di gnocchi offerto in osteria.
A oggi, la Festa di San Michele a Mestre si limita alle celebrazioni religiose e istituzionali con la Messa solenne del Patriarca nel duomo di San Lorenzo e l'alzabandiera in piazza Ferretto alla presenza del sindaco di Venezia e delle autorità militari di zona.