“La Serenissima”: una chitarra archtop tra Vivaldi e il Jazz per il compleanno di Venezia

10 Settembre 2021

Venezia, 10 settembre 2021 – Il suo nome non poteva che essere “La Serenissima”. Concepita e costruita con tecniche tradizionali e arricchita da dettagli architettonici, storici ed artistici tipici di Venezia, “La Serenissima” è l’omaggio che il liutaio veneziano Davide Pusiol ha voluto fare per celebrare i 1600 anni di Venezia. Si tratta di una chitarra acustica-archtop, per la cui realizzazione sono state necessarie 300 ore di lavoro, legni pregiati e intarsi a riprodurre le decorazioni di palazzo Ducale e l’aggiunta del ferro della gondola, in omaggio alla principale imbarcazione di Venezia ma anche al nonno che era gondoliere. 

“La liuteria è un’arte che si sta perdendo e il mio sogno è quello di riportarla a Venezia, magari anche aprendo una Scuola Internazionale di Liuteria classica e moderna – spiega Pusiol – volevo omaggiare la nascita di Venezia con quello che so fare: una chitarra, ma che rappresenta tutta la mia passione e che si chiamasse, ovviamente, La Serenissima. Lo strumento è anche il mio augurio affinché finisca presto questa pandemia”. 
La Serenissima sarà presentata domenica 12 settembre alle 18.30 nella Serra dei Giardini della Biennale. Durante la serata, intitolata “La Serenissima - una Archtop tra Vivaldi e il Jazz" verranno raccontati i segreti della liuteria eseguita con metodi tradizionali, ma applicabile anche agli strumenti moderni, oltre alla scelta dei materiali e degli strumenti, delle tecniche d’intarsio e delle verniciature. Alle 19.30 si potrà assistere a un concerto-dimostrazione del Maestro Enrico Maria Milanesi che suonerà "La Serenissima" e altri strumenti simili per apprezzare le differenti rese sonore a seconda dei legni usati per la costruzione.

Davide Pusiol è rimasto fulminato, a soli 5 anni, dalla Beatle mania e da allora non si è più staccato dalla chitarra. Sempre alla ricerca dello strumento “migliore”, Pusiol modificava ogni chitarra per soddisfare le svariate situazioni musicali fino a quando ha deciso di aprire il suo primo laboratorio: Woodstock. Qui ha cominciato ufficialmente il lavoro di artigiano, smontando, modificando, riparando, riverniciando minuziosamente preziosi strumenti, carpendone così i segreti costruttivi e riportandoli al loro originale splendore. Una grave malattia lo ha in seguito costretto a cedere il negozio ma Pusiol non si è mai arreso, cimentandosi invece nella costruzione più impegnativa di chitarre acustiche, e negli ultimi anni delle archtop. Da 15 anni si dedica alla costruzione di strumenti su misura. Non ha clienti, dice, ma amici, nelle cui mani trasmette la sua storia e la sua passione per la musica.

 

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