Venezia, 11 gennaio 2022 – La prima lira della storia italiana aveva inciso, su un lato, il busto del doge Niccolò Tron e, sull’altro, l’immancabile leone di San Marco, simbolo eterno della potenza della Repubblica Serenissima. È una lunga e bella storia che parte da Venezia quella della lira che, dall’unità d’Italia, nel 1861, è stata la moneta ufficiale fino all’avvento dell’euro, il primo gennaio del 2002. Una storia che parte precisamente dal cuore economico di Venezia, dalla sua Zecca, quando nel 1472 l’orafo e incisore Antonello di Pietro detto Antonello della Moneta creò la prima lira italiana, su iniziativa di Niccolò Tron, 68esimo doge di Venezia in carica solo due anni, dal 1471 al 1473. Quella stessa lira sarà di nuovo coniata dopo 550 anni, il 28 febbraio 2022, in occasione dei festeggiamenti per i 1600 anni di Venezia e all’interno delle celebrazioni ufficiali della lira e dell’euro ideate e coordinate dal giornalista e studioso Sandro Sassoli, per ricordare l’uscita di circolazione della lira a favoredell’euro, esattamente 20 anni fa.
D’argento, del diametro di 28 millimetri ed equivalente a 240 denari veneziani, la lira Tron fu una grande innovazione veneziana, che anticipò la spinta verso un percorso di adeguamento dei sistemi monetari in un’Italia divisa in tanti Stati e domini, ciascuno con la propria moneta corrente.
Prima della lira Tron la moneta commerciale più utilizzata era stata il “denaro” e, successivamente, il “grosso”. I primi grossi furono emessi a Venezia durante il dogato di Enrico Dandolo (1192-1205) e divennero presto le monete d’argento più diffuse in Europa e nel Levante.
Tuttavia, essendo spesso contraffatto con una bassa lega d’argento tanto da minacciare e alterare i commerci, il Consiglio dei Dieci, nel 1472, prese la decisione di emettere una nuova moneta d’argento e di affiggervi l’immagine del doge in carica per ridurre le imitazioni di
altre Zecche. Da qui nacque la lira Tron, che ebbe poi una vasta diffusione, divenendo di fatto una sorta di anticipazione dell’euro, circolando anche negli scali commerciali fino in Oriente.
La lira è stata poi, per 150 anni, la moneta ufficiale dell’Italia unita fino al 2002, quando è andata in pensione per lasciar posto all’euro. E proprio per ricordare la moneta che per tanto tempo ha accompagnato gli italiani nella loro vita, Sassoli – che già nel 2002 aveva organizzato lo storico passaggio della moneta con Alberto Sordi e Valeria Marini che lanciavano le ultime lire nella Fontana di Trevi – durante tutto il 2022 porterà la storia della lira a Venezia e in giro per il Veneto e l’Italia.
“Una lunga e affascinante storia che merita di essere raccontata e vissuta e che genera una moltitudine di paragoni storici, culturali, sociali, artistici e di costume – spiega Sassoli – e per questo stiamo coinvolgendo anche i ragazzi delle scuole che non hanno avuto modo di conoscere la lira, ma che possono farsi raccontare dai genitori o dai nonni i ricordi legati a questa moneta. Un mare di ricordi e sorrisi per la lira, ma anche di prospettive e speranze per l’euro in un mondo diventato diverso”.
A Venezia verrà portato un antico torchio monetario che conierà di nuovo, dopo 550 anni, la lira Tron, mentre una gondola verrà completamente tappezzata all’esterno con vere vecchie ma lucenti monete da 200 lire per dar vita alla prima “Gondolira” della storia veneziana.