Isole di vetro: dallo scarto a una nuova vita

13 Maggio 2021

Venezia, 13 maggio 2021 – Venezia è Murano e Murano è vetro. Il vetro artistico in tutte le sue sfaccettature, anche quando si parla di sfridi, che per l’isola rappresentano il 50 per cento del vetro prodotto. Murano conta ogni anno dalle 700 alle 1000 tonnellate di vetri di scarto, secondo i dati stimati dalle Università Ca’ Foscari e Iuav, unite dal progetto Murano Pixel - ricerca finanziata con fondi POR-FSE 2014-20 dalla Regione Veneto - con l’obiettivo di progettare il riciclo degli sfridi di lavorazione del vetro artistico di Murano.

Nell’ambito del progetto e in occasione delle celebrazioni per i 1600 anni di Veneziavenerdì 14 alle 10.30 si svolgerà l’evento on line (su Facebook, Instagram e Youtube), a partecipazione libera, intitolato Isole di Vetro, per presentare i risultati della ricerca. Isole di Vetro evoca l’unicità e la fragilità dell’isola di Murano. Isole nell’isola sono le aziende coinvolte, isole sono i frammenti di vetro (gli sfridi di lavorazione), isole connesse da remoto saranno tutte le persone che parteciperanno domani, in particolare i tre giovani ricercatori primi artefici di questo evento.

Il problema della gestione dei rifiuti speciali affligge tutte le vetrerie di Murano, eccellenze dell’artigianato e dell’industria veneta. Analizzando le dinamiche dell’ecosistema lagunare si può cogliere l’impatto quantitativo ed economico degli sfridi di vetro artistico. Sebbene il vetro sia un materiale riciclabile al 100%, alcune caratteristiche di quello di Murano ne rendono gli sfridi un rifiuto speciale, costoso da smaltire. Ma è proprio l’eccezionalità dei manufatti a connotare gli scarti con caratteristiche estetiche tali da ispirare riusi e ricicli creativi. 

La ricerca si propone di progettare un’economia circolare degli scarti del vetro di Murano al fine di trasformare il problema della loro gestione in un’opportunità per suggerire opportune indagini chimico-fisiche del materiale, sperimentare nuove tecnologie produttive, sondare mercati alternativi, sempre nel registro costante di armonizzare i nuovi scenari con le antiche tecniche di lavorazione. Il gruppo di ricerca si confronta con la storia, l’arte e la tradizione del contesto muranese grazie alla collaborazione con tre vetrerie locali: Nicola Moretti; Vetrate Artistiche Murano di Stefano Bullo; Alessandro Moretti di Costantini Glassbeads. L’approccio multidisciplinare concatena in una serie di nessi virtuosi artigianato, scienza, progettualità, tradizione e innovazione, così da definire un processo e un modus operandi che attraverso dinamiche di economia circolare descrivano lo scarto del vetro di Murano non solo come un problema ambientale, sociale ed economico, ma considerandolo come una risorsa in grado di valorizzare le competenze e le tradizioni antiche: quelle che rendono unica l’Isola di Vetro.

Per informazioni

www.instagram.com/muranopixel
www.facebook.com/Muranopixel

File allegati: