Domani a San Vidal si parla della fondazione di Venezia 1600 anni raccontati tra mitologia e simboli

13 Dicembre 2021

Venezia, 13 dicembre 2021 – La fondazione mitica di Venezia, il 25 marzo del 421, sarà il tema della giornata conclusiva del ciclo di conferenze “Intersezioni – dialoghi possibili tra arte e fede”, promosso dall’Associazione Chorus e dal Progetto Ar-Theò in occasione dei 1600 anni dalla nascita di Venezia. Domani, martedì 14 dicembre, alle ore 17.30 nella chiesa di San Vidal, protagonista sarà la città lagunare nelle diverse epoche storiche, dalla fondazione ad oggi, come evento per progettarne creativamente il suo futuro. L’incontro sarà anche l’occasione per presentare il volume (edito da Marcianum Press) intitolato “25 marzo 421: Dies natalis”, in tutte le librerie dal 20 gennaio, che raccoglie una riflessione, a più voci, sui molteplici significati della fondazione della città lagunare. Il libro, a cura di Giuseppe Antonio Valletta, ha la prefazione del Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, e contributi di affermati studiosi che tracciano un quadro variegato della città di Venezia, dove il profilo storico si intreccia con quello spirituale, teologico, artistico.  
Come ripercorre il volume, la data in cui si fa iniziare la storia della Repubblica Serenissima, che coincide con la posa della prima pietra della chiesa realtina di San Giacometto, è in realtà carica di molte valenze simboliche: è il giorno in cui si facevano coincidere la creazione e la caduta di Adamo, la creazione del mondo nel tempo dell’equinozio di primavera, la passione di Cristo e la sua incarnazione. Di questo parleranno domani due degli autori che hanno contribuito alla stesura del libro: Gianmario Guidarelli, ricercatore e docente di storia dell’architettura all’Università degli Studi di Padova, che proporrà una riflessione sul mito delle origini e i suoi riflessi nell’architettura veneziana, e don Natalino Bonazza, teologo e docente allo Studio Teologico del seminario patriarcale di Venezia, che concentrerà il suo intervento sulla spiritualità del 25 marzo.
“Il natale di Venezia, ricordato nei 1600 anni dalla fondazione, è una data simbolica, non certo storica – si legge all’interno del libro – ma i simboli hanno una potenza evocativa che trascende la cronologia. La ricorrenza è caduta in un momento particolare ed è stata pesantemente segnata dalla pandemia da Covid 19. Questo periodo, non solo faticoso ma anche drammatico, ha offerto l’occasione per ripensare la vita della città a partire da quando “Incipit Venetiarum Historia”, ovvero facendo tesoro delle vicende e degli insegnamenti della storia di questa città unica al mondo. Lo attesta al meglio questo volume con i preziosi contributi che lo caratterizzano; ne risulta un quadro che bene raffigura Venezia”.
Per assistere, è necessaria la prenotazione telefonando al numero 041275462 oppure scrivendo a info@chorusvenezia.org.