Dall’arte sacra alle pitture murali: cento anni fa nasceva Ernani Costantini

12 Gennaio 2022

Venezia, 12 gennaio 2022 – Ha allestito oltre settanta mostre personali e ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, ha pubblicato articoli e quattro romanzi. Ha svolto una intensa attività nel campo dell’arte sacra realizzando oltre quaranta commissioni tra cui le estese pitture murali a Sacca Fisola, Altobello e Marghera e alcuni cicli completi della Via Crucis. Cento anni fa, il 12 febbraio del 1922, nasceva il pittore veneziano Ernani Costantini e proprio per ricordare questo anniversario l’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa inaugura venerdì 14 gennaio a Palazzo Tito la mostra “Cento anni di Ernani”, un evento inserito nel programma ufficiale delle celebrazioni dei 1600 anni di Venezia. Nelle sale di Palazzetto Tito si presenta una sintesi dell’intero percorso artistico di Ernani: dalle opere esposte nella prime mostre, a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta, sino all’ultima sua grande tela dipinta nel 2005. Un percorso, quello di Ernani, maturato nel flusso culturale novecentesco di cui fu profondo conoscitore. Dalle prime esperienze di ricerca nel filone “cubistico”, attraverso un personalissimo astrattismo della figurazione, sino a raggiungere una piena maturazione di una propria originale impronta rappresentativa. Ernani fu un artista di indubbia e rigorosa qualità tecnica, esecutore di opere di sorprendente esito narrativo, apparentemente di facile e gradevole visione, ma assolutamente complesse nei contenuti, nella composizione e nei tratti. L’obiettivo è di ridare visibilità ad alcune delle opere del pittore, provenienti da collezioni private e pubbliche, da decenni non più esposte ad un vasto pubblico. Una rara occasione, per i più giovani artisti e cultori d’arte, di conoscere una significativa produzione di questo singolare pittore veneziano, sollecitandone nuovi confronti con l’arte pittorica moderna e contemporanea.

Ernani Costantini nacque a Venezia nel 1922 e qui ha pressoché sempre vissuto e lavorato fino alla morte, nel 2007. Si diplomò nel 1942 alla Scuola d’Arte di Venezia, ai Carmini, dove seguì i corsi di Ercole Sibellato, Mario Disertori, Giorgio Wenter Marini e Giulio Lorenzetti. Combattè come volontario nella Guerra di Liberazione in un reparto aggregato alla 5ª Armata Usa. Nei difficili anni del dopoguerra lavorò prima come “manovale pittore” per le scenografie della Scalera Film negli studi della Giudecca, poi come disegnatore al Magistrato alle Acque. Nel 1949 vinse il concorso per l’insegnamento artistico e si trasferì a Vittorio Veneto, ma dopo quattro anni si stabilì definitivamente a Venezia e si dedicò sempre più intensamente alla produzione pittorica.

Il suo versatile impegno è testimoniato da una ricca produzione di quadri e da numerose partecipazioni ad esposizioni collettive ed allestimenti di mostre personali in diverse gallerie, a Venezia, in  Italia, con qualche escursione oltre confine. Intensa la sua attività di decorazione di chiese, in particolare, ma non solo, di Venezia e Mestre, fino alla morte nel 2007.

La mostra è visitabile fino al 27 febbraio, da martedì a domenica, dalle ore 10.30 alle ore 17.30 (Palazzo Tito, Dorsoduro 2826). 

Per informazioni www.bevilacqualamasa.it.

 

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