Venezia, 2 agosto 2021 – Proseguono a Crema i festeggiamenti per i 1600 anni di Venezia. Domani (martedì 3 agosto) e martedì prossimo (10 agosto) la compagnia “I burattini Cortesi” presenta la fiaba “Gioppino e il mistero del castello” e la commedia “Gioppino e Brighella servitori malandrini”. Gli spettacoli si terranno a Crema, in Campo di Marte alle ore 21, con ingresso libero fino ad esaurimento posti. In particolare, martedì 10, in attesa dei burattini si esibirà la Banda di Ombriano, mentre al termine dello spettacolo occhi al cielo per osservare le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo.
Gli spettacoli rispetteranno in modo rigoroso i caratteri salienti della miglior tradizione burattinaia: burattini finemente intagliati nel legno e animati in una grande baracca arricchita da raffinate decorazioni. Quindi protagoniste le famose maschere della Commedia dell’Arte (Arlecchino, Brighella, Pantalone, Tartaglia, ecc.), affiancate dal personaggio “Gioppino”, protagonista della tradizione burattinaia lombarda.
Il teatro dei burattini costituisce una delle grandi eredità del teatro popolare italiano, che nella terra bergamasca affonda profonde radici storiche e culturali. Bergamo, infatti, è il cuore vivo e pulsante di una delle più diffuse e pregevoli tradizioni del teatro d’animazione: quello delle teste di legno, figlio della più grande e antica tradizione teatrale italiana della Commedia dell’Arte. Unico tipo di teatro accessibile anche ai ceti più deboli, si è caratterizzato per essere un teatro popolare, aperto alla fruizione di tutti. Le prime notizie di uno spettacolo di burattini a Bergamo risalgono al 1700, quando la commediante Camilla Bizzoni, detta “ Franceschina”, chiese al Comune di poter allestire il proprio teatrino in Piazza Vecchia, cuore storico ed artistico della città medioevale.
Nel rigoroso rispetto dei canoni classici, la compagnia “I burattini Cortesi” produce spettacoli del tutto nuovi e originali, interpretando e rinnovando, con uno stile preciso e riconoscibile, la tradizione burattinaia. Protagonista è “Gioppino”, espressione del popolano bergamasco, semplice e schietto, gioviale e arguto, sempre pronto a riportar giustizia, anche con il suo bastone. Riconoscibile per i suoi inconfondibili tre gozzi, provocati da una malattia endemica delle valli bergamasche, “Gioppino” diventa immediatamente il beniamino del pubblico e il protagonista in tutte le recite dei burattinai lombardi.