Venezia, 13 agosto 2022 - Rappresentata da alcuni tra i più celebri artisti veneziani del calibro di Canaletto e Gabriel Bella, su tele che oggi sono conservate nei più importanti musei del mondo, la Festa di San Rocco è stata in passato un’occasione per sancire la rinascita di Venezia, perla della Repubblica Serenissima, dopo un’epidemia che la mise in ginocchio causando la morte di migliaia di persone. 400 anni dopo, San Rocco si festeggia ancora, e continua ad essere una tra le celebrazioni più sentite della tradizione veneziana. Inizieranno martedì 16 agosto alle ore 11.00, i festeggiamenti in onore del santo, con una messa celebrata dall’Arcivescovo emerito di Trento, Luigi Bressan.
Era il 16 agosto del 1577 quando per la prima volta il Doge Sebastiano Venier, seguito da un sontuoso corteo acqueo, sbarcò a San Tomà per recarsi al Campo dei Frari. Da lì partiva il corteo religioso per celebrare San Rocco, guaritore dei malati di peste al quale i veneziani si votarono tra il 1575 e il 1577 affinché mettesse fine alla tremenda epidemia scagliatasi sulla città.
Vestito di seta e oro, accompagnato dalle più alte cariche governative ed ecclesiastiche, il Doge partecipò alla processione religiosa attraversando il lungo tendon del dose, un prezioso baldacchino dall’aspetto scenico e regale che riparava il corteo dal sole di agosto. Ad attendere il suo arrivo davanti alla Chiesa dedicata al santo, diplomatici, senatori, i veneziani stessi in fila all’ingresso della chiesa o affacciati alle finestre delle case, e artisti tra i più noti del momento, le cui tele venivano affisse in mostra sull’ordine inferiore della facciata della chiesa.
Un rituale, quello dei festeggiamenti in onore di San Rocco, che si è mantenuto nel tempo e che, anche quest’anno, vedrà svolgersi le celebrazioni a partire dalla messa solenne celebrata alle ore 11.00 dall'Arcivescovo emerito di Trento, Luigi Bressan.
Continua anche il ciclo di visite straordinarie della Scuola Grande (accessibile dalle ore 13.00 alle 17.30, con ultimo ingresso alle 17.00 e previa offerta di 1€ per beneficienza), all’interno della quale veneziani e non potranno ammirare i tesori della città giunti fino ai giorni nostri, tutt’ora conservati nelle sale della Scuola. Secondo la tradizione, infatti, solo in quest’occasione i veneziani potevano venerare le reliquie del santo e scoprire i preziosi cimeli dello Stato da Tera e dello Stato da Mar, custoditi nella Sala dell’Albergo dal 1490.
Oggi è possibile ammirare solo alcuni dei rari oggetti che all’epoca si nascondevano tra le sale della Scuola Grande. Tra questi spicca il prezioso tappeto mamelucco, originariamente utilizzato per ricoprire il bancone della Sala d'Albergo. Decorato dal Tintoretto nella seconda metà del Cinquecento, negli ultimi anni questo tesoro dal valore inestimabile è stato esposto durante le celebrazioni della Festa di San Rocco nella Sala Capitolare, dando ai cittadini e ai visitatori la possibilità di scoprire l’antica storia di Venezia.
Fatta di riti e tradizioni, la Festa di San Rocco, compatrono della città insieme a San Marco, quest’anno vedrà svolgersi poco prima della messa, la tradizionale Processione che dalla Scuola Grande arriverà alle porte della Chiesa di San Rocco, attraversando il tradizionale tendon del dose. La giornata di celebrazioni si concluderà infine con il concerto del quartetto Klassic Swing Italian Quartet alle ore 21.00 nell’omonimo campo.