Venezia, 23 marzo 2022 - Ha ospitato i manoscritti di Petrarca e Bessarione, nelle sue sale venivano effettuati i conteggi per le elezioni politiche ai tempi della Repubblica Serenissima, tra cui la più importante di tutte: quella del Doge. Ha preso fuoco nel 1577 eliminando tutte le tracce delle sue decorazioni originarie che hanno lasciato spazio ad alcuni dei dipinti più rappresentativi della potenza della flotta veneziana ai tempi della Serenissima. È la Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale, luogo simbolo della grandezza della storia veneziana che si porta sulle spalle 1600 anni di vissuto.
Prima di assumere il nome di Sala dello Scrutinio, nel 1532, e diventare un luogo politico destinato alle operazioni di conteggio elettorale, questo ampio spazio era denominato Sala della Libreria. Proprio qui, infatti, erano conservati i preziosi manoscritti lasciati da Petrarca e Bessarione alla Serenissima e per qualche anno questa sala continuò a essere epicentro sia di operazioni politiche che culturali. Fu solo in seguito, con la realizzazione della Libreria sansoviniana, che questa sala venne destinata esclusivamente a funzioni elettorali.
Le decorazioni della Sala dello Scrutinio che ammiriamo oggi risalgono a un periodo compreso tra il 1578 e il 1615. I dipinti originali, infatti, vennero distrutti da un incendio che colpì, verso la fine del XVI secolo, questa ala di Palazzo Ducale. A ridisegnare il soffitto fu il pittore-cartografo Cristoforo Sorte mentre, sulle pareti troviamo diverse riproduzioni pittoriche dei più importanti episodi della storia militare veneziana legati, soprattutto, alla conquista dell’impero marittimo da parte della Serenissima nelle battaglie vinte dall’806 al 1656. Unica eccezione è l’ultimo ovale che riguarda la presa di Padova nel 1405. Tra tutti i dipinti della Sala dello Scrutinio il più suggestivo è posto sulla parete orientale e ricorda, grazie al lavoro di Andrea Vicentino, una delle battaglie più importanti della storia della Serenissima: quella di Lepanto che, proprio nell’anno delle celebrazioni dei 1600 anni di Venezia (421-2021), ha raggiunto i 450 anni di storia (1571-2021).
La Sala dello Scrutinio ospita anche altri dipinti di battaglie importanti della storia di Venezia tra cui: la Vittoria dei Veneziani sui Turchi ai Dardanelli di Pietro Liberi, la Vittoria dei Veneziani sui Turchi in Albania di Pietro Bellotti, la conquista di Tiro di Antonio Aliense e la Vittoria navale di Veneziani a Giaffa contro gli Egiziani di Sante Peranda.
Non solo battaglie ma anche il ricordo dei dogi della Serenissima adorna questa la Sala dello Scrutinio nel fregio sotto il soffitto che continua una serie iniziata nella vicina sala del Maggior Consiglio. A concludere le decorazioni della sala, nella parete sud, c’è il Giudizio Universale di Jacopo Palma il Giovane mentre a nord un arco trionfale di Andrea Tirali, realizzato in onore del doge Francesco Morosini chiude magnificamente la Sala dello Scrutinio.
È proprio in questo luogo che testimonia, ancora oggi, la grandezza militare, politica e culturale della Serenissima che la Fondazione Musei Civici di Venezia sceglie ospitare, fino al 29 ottobre 2022, l’installazione artistica di Anselm Kiefer, fulcro della quinta edizione di MUVE Contemporaneo.
In questo modo, l’arte contemporanea si inserisce in un contesto Cinquecentesco promuovendo un dialogo tra passato e presente in una delle sale più sontuose di Palazzo Ducale che diventa, così, un punto di incontro tra tradizione e innovazione, antico e moderno, storia e contemporaneità.
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