Stelle e viaggi, l’astronomia protagonista del sapere dei veneziani del 1200

26 Ottobre 2021

Venezia, 26 ottobre 2021 – La navigazione celeste tra le figurazioni della Basilica di San Marco e i loro riferimenti astronomici, i quattro Mori studiati da un punto di vista inedito, il portale di San Marco che rivela le tracce dei mercanti veneziani in Indonesia. Nel salotto più bello del mondo, stelle e costellazioni sono rappresentate non solo all’uso occidentale, ma appaiono in una affascinante commistione di elementi e linguaggi di diversi luoghi, in riferimento alla speciale collocazione di Venezia nel Mediterraneo e ai lunghi viaggi dal Nord Europa all’Asia, fino all’India e alla Cina.

Si inaugura giovedì 28 ottobre, al Magazzino del Sale 3, la mostra “Stelle e viaggi 2. Esplorazioni, iconografia, astronomia a San Marco nel 1200”, un appuntamento dell’Accademia di Belle Arti di Venezia che rientra nel calendario delle celebrazioni per i 1600 anni della città.

Curata dalla storica dell’arte e docente Gloria Vallese, grazie a fotografie ravvicinate in alta definizione, sculture, modelli 3D, ricostruzioni video e ologrammi –  opera di studenti e docenti di specialità nuove e antiche dell’Accademia, dalla scultura alle nuove tecnologie – la mostra svela sorprendenti scoperte che raccontano il sapere astronomico dei veneziani nel 1200 e quel linguaggio della navigazione celeste che era comune all’epoca non solo ai viaggiatori, ma a tutta la popolazione civile, essendo indispensabile agli spostamenti, anche brevi, alla pesca, alla caccia, all’agricoltura.

 “Stelle e viaggi 2” segue la prima mostra, di cinque anni fa, dedicata all’arco del firmamento che orna il portale maggiore della Basilica di San Marco, creato da un ignoto artista nel 1240. Questo secondo appuntamento offre al visitatore nuove sorprendenti rivelazioni che riguardano il famoso Ciclo dei Mesi dell’arcone del portale maggiore della Basilica, e la Cappella di Sant’Isidoro situata all’interno. Grazie alle moderne tecnologie, infatti, il Ciclo dei mesi si rivela una sorprendente rappresentazione del cielo notturno ottica e calendariale, creata in accordo al cielo osservato, con gli astri e le costellazioni che si susseguono scandendo le ore e i tempi dell’anno. Le installazioni “Policromia e possibili applicazioni metalliche”, “L’alba e il tramonto: effetti di luce” e “Il corso delle stagioni” mettono in rilievo altri particolari del portale maggiore, come la preziosa policromia ora perduta, i supporti degli inserti metallici che tracciavano una mappa celeste, creando un effetto sontuoso. II pubblico potrà vedere, attraverso ologrammi appositamente progettati e realizzati, l’effetto dei punti metallici all’alba e al tramonto quando divenivano per qualche momento una riproduzione rigorosa delle costellazioni nel cielo delle diverse stagioni; attraverso filmati d’animazione, le sculture si tradurranno nelle immagini astronomiche del cielo. Due modelli in grandezza naturale del bassorilievo, che ricostruiscono la preziosa policromia originale cancellata dal tempo, sono stati eseguiti mediante stampa 3D dagli allievi.

Ma la Basilica di San Marco ci parla anche dell’Indonesia attraverso un bassorilievo risalente alla prima metà del 1200: l’arcosolio Sant’Alipio della cappella di Sant’Isidoro. In un frammento del bassorilievo, appare una raffigurazione della costellazione dei Gemelli ma non in forma occidentale    – ossia come due figure distinte di fratelli o di amanti – bensì all’orientale, come una coppia di siamesi terminanti in una coda di pesce, accompagnati da due piccoli draghi-unicorno. Si tratta di un’immagine estremamente interessante per l’epoca a cui risale, che pone i viaggiatori veneziani sull’orlo del Pacifico, più lontano di quanto si fosse finora immaginato.

In mostra anche una versione inedita dei Quattro Mori: si metterà in luce il nesso formato dalle case dei Mastelli e dalle sculture duecentesche che vi sono incastonate, fra cui i celebri cosiddetti Mori, studiate dal punto di vista inedito dei riferimenti astronomici.

La mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio, dal giovedì al sabato dalle 11 alle 17.

Allegati: 

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