La ricorrenza della storica battaglia della Sortita che portò alla liberazione di Mestre dagli austriaci

26 Ottobre 2021

Venezia, 26 ottobre 2021 - Il 22 marzo 1848, nel fervore dei moti insurrezionali che sconvolgevano i regni assolutisti della penisola italiana, anche Venezia visse la sua insurrezione.

La popolazione, con a capo Daniele Manin e Nicolò Tommaseo, occupò l’Arsenale e proclamò la Repubblica di San Marco, sancendo un momento fondamentale per la Città di Venezia, che quest’anno celebra 1600 di storia.

All’insurrezione della città lagunare fece seguito quella in terraferma con gli abitanti di Mestre che decisero a loro volta di ribellarsi contro l’invasione delle truppe austriache. Quest’ultimo fu un lungo ed estenuante scontro che portò a una valorosa ma drammatica sortita a Forte Marghera, all’alba del 27 ottobre 1848, che consentì di riconsegnare il forte alla neonata Repubblica di Venezia.

La storia. Era la sera del 18 giugno quando i primi reparti austriaci fecero il loro ingresso nella terraferma veneziana e cominciò, così, per Mestre un periodo di durissima repressione, di costanti bombardamenti, fucilazioni e violenze. Una situazione critica che costrinse la città a richiamare numerosi volontari da ogni parte d’Italia. Per i veneziani l’unica protezione rimasta erano Forte Marghera, Forte Manin e Forte San Giuliano, con 140 pezzi d’artiglieria e 2.300 volontari giunti dai diversi territori della penisola.

Gli invasori austriaci isolarono la fortezza di Marghera e un’incerta situazione di stallo perdurò a lungo fino a quando, alle prime luci dell’alba del 27 ottobre, 2000 uomini tra truppe regolari e volontari, capitanati dal generale Guglielmo Pepe e dal colonnello Gerolamo Ulloa, uscirono insieme dal forte e sferrarono un durissimo attacco a sorpresa al presidio austriaco. Da qui si ricongiunsero con circa 1500 patrioti mestrini in piazza Barche e si diressero verso il ponte della Campana, unico accesso per la piazza Maggiore e per il centro cittadino. Le truppe austriache, per quanto in numero maggiore, furono costrette alla fuga verso Treviso e Mestre fu così riconquistata e liberata, lasciando, però, sul terreno di battaglia un alto numero di vittime.

Seppur drammatica, questa operazione passò alla storia come “La sortita di Forte Marghera”. Fu una grande impresa vista la netta differenza nel numero di soldati tra volontari italiani e truppe asburgiche e contribuì a sollevare lo spirito di molti patrioti che in varie parti d’Italia lottavano per l’Unità e l’Indipendenza della penisola.

Questa situazione non durò tuttavia a lungo: gli austriaci poco dopo riuscirono a riconquistare Mestre e il 4 maggio 1849 iniziarono le operazioni per riconquistare Forte Marghera, un assedio che terminò solamente il 27 maggio, quando le truppe italiane presenti nel forte furono costrette a battere ritirata e cercare riparo presso Venezia. Di conseguenza, la stessa Venezia, la cui unica protezione era ormai la sola barriera naturale della laguna, ingabbiata e vulnerabile ai tiri dell’artiglieria austriaca, dovette cedere alla forte pressione austriaca, e il 22 agosto 1849 cadde, sancendo così la fine della Repubblica di San Marco.