Venezia, 29 agosto 2022 – Regata, Regata veneziana, Regata reale, e infine Regata Storica. Una manifestazione che attraverso i secoli ha spesso cambiato volto, ma che continua ad essere uno degli appuntamenti più prestigiosi ed attesi a Venezia, capace di richiamare ai lati del Canal Grande migliaia di curiosi, di tifosi e di veneziani. L’appuntamento quest’anno è per domenica 4 settembre alle ore 16, quando sfileranno lungo il Canal Grande le imbarcazioni storiche con figuranti in costume, le gondole e le imbarcazioni delle associazioni remiere di voga alla veneta. A seguire si svolgeranno le regate delle otto categorie in gara.
La storia ci racconta che la tradizione delle regate a Venezia risale almeno al XIII secolo, come riportato dalle prime testimonianze scritte in cui si legge che nello “Splendor magnificissime Urbis Venetorum, die 16 septembris” viene “indicta regatta cum navigiis habentibus remos viginti". Dapprima organizzate come esercizio militare o come esibizione coreografica in onore di governanti o personalità in visita a Venezia, con relativa ostentazione di lusso e ricchezza, a ciò si aggiunge ben presto anche la connotazione di manifestazione sportiva.
Se nel Rinascimento sono solitamente organizzate dalle varie “Compagnie della Calza”, ovvero delle società formate da giovani nobili veneziani per ravvivare le feste cittadine, a partire dal Seicento è lo stesso governo della Serenissima a farsene carico in prima persona, per celebrare una visita importante, una vittoria militare, l’elezione di un doge o qualche festa cittadina particolarmente sentita.
L’ultima regata promossa dalla Repubblica di Venezia è del 1791, in onore dell’imperatore d’Austria, Leopoldo II d’Asburgo, del re di Napoli, Ferdinando IV, e del granduca di Toscana, Ferdinando d’Austria. Una regata viene poi organizzata nel 1807, in occasione dell’arrivo dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte. Dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia le regate di “voga in piedi” riprendono con vigore, non solo nei tradizionali specchi d’acqua del Bacino di San Marco e del Canal Grande, ma via via, nell’ultimo quarto dell’Ottocento, anche a Murano, Mestre, Castello e, dall’inizio del Novecento, a Burano, Pellestrina, Giudecca, Lido, Sant’Erasmo.
Perciò, nonostante i complessi eventi storici che Venezia attraversò dopo la caduta della Serenissima, la cultura della regata è rimasta una tradizione a cui i veneziani non hanno rinunciato e che hanno voluto e saputo conservare fino ai giorni nostri.
Il 1841 viene generalmente considerato l’anno di nascita della regata moderna, e di conseguenza della Regata Storica: è in questo momento infatti che la Congregazione Municipale di Venezia presenta richiesta alle autorità austriache affinché venga effettuata annualmente una “corsa di barchette lungo il Canal Grande a cura e a spese del Comune per incoraggiare i gondolieri a mantenere in onore la decantata loro destrezza”. La domanda viene accolta e la manifestazione si tiene il 20 giugno dello stesso anno.
Tuttavia, passeranno molti anni perché la Regata Storica assuma i contorni attuali: la cadenza annuale, ad esempio, viene rispettata solo in brevi periodi (1841-47, 1874-81, 1889-93), spesso lo svolgimento della manifestazione resta legato ad un arrivo importante in città o fa da corona ad un avvenimento culturale o scientifico significativo, e non sempre è il Comune ad organizzarla, ma anche le associazioni di categoria (L’Unione esercenti nel 1904 e 1905) o addirittura qualche organo di stampa (Il Giornale d’Italia nel 1920). Anche il numero dei partecipanti cambia varie volte: otto nelle prime due edizioni (1841 e 1842); solo sette nel 1843 e dal 1857 al 1874; nove dal 1844 al 1856, e dal 1875 ad oggi.
È a partire dal 1922 che ha cadenza annuale ed è organizzata dall’Amministrazione comunale, mentre la tradizione di svolgere la manifestazione la prima domenica di settembre comincia dal 1946. Il corteo acqueo in ricordo della regina di Cipro Caterina Cornaro, che nel 1489 aveva ceduto la sua corona alla Serenissima in cambio della signoria di Asolo, avviene per la prima volta verso la metà degli anni ’50 del Novecento.
Alla Regata Storica tradizionale, ovvero la competizione riservata agli uomini su gondolini a due remi, nel corso degli anni si sono aggiunte varie gare, sempre molto sentite dai veneziani: quella delle Caorline a sei remi (dal 1951); dei Giovanissimi (dal 1976); delle Donne (dal 1977, anche se si erano già corse due gare, nel 1953 e 1954). A ogni competizione accedono, dopo le qualificazioni che si svolgono nell’arco dell’anno, nove imbarcazioni che si contendono le “bandiere”: ai primi classificati spettano quelle rosse, ai secondi le bianche, ai terzi le verdi e ai quarti le azzurre.
Tre sono i momenti topici che ogni anno riempiono di emozione gli spettatori della Regata Storica che affollano le rive del Canal Grande: la “cavata”, il giro del “paleto” e l’arrivo alla “machina”.
Seppure sia una gara lunga, che dura dai 35 ai 40 minuti, uno dei punti salienti della manifestazione sportiva è proprio alla partenza. Per questo motivo è fondamentale, per ogni equipaggio, effettuare al meglio la “cavata”, ovvero la progressione subito dopo lo start, all’inizio all’interno ognuno della sua corsia, e poi in campo aperto, dove si cerca di guadagnare la miglior posizione di entrata in Canal Grande. Ma l’esito della prima parte della cavata è determinato anche dalla buona sorte, visto che l’assegnazione delle corsie viene effettuata con sorteggio, e lo stesso movimento delle correnti determina una migliore o peggiore posizione. Nella seconda parte della cavata, quella in campo aperto, emerge invece la forza, il talento, il fiuto, dei vari equipaggi, nello scegliere anche la rotta più vantaggiosa.
Il “paleto”, invece, è la bricola che viene posta nei pressi della stazione ferroviaria e che i regatanti devono oltrepassare prima di compiere la manovra di inversione della loro imbarcazione e intraprendere il percorso di ritorno sul Canal Grande, sino all’arrivo posto a Ca’ Foscari. È tradizionalmente uno dei momenti più delicati, ed insieme spettacolari, della gara, perché rappresenta una delle ultime occasioni che si hanno per guadagnare posizioni in classifica. Inoltre, è un momento di massima attenzione anche per i giudici, che devono rilevare eventuali infrazioni commesse dai regatanti.
La “machina”, infine, è per antonomasia il luogo dove si trova il traguardo e dove ci sono le bandiere che vengono assegnate ai vincitori (rosse per i primi, bianche per i secondi e verdi per i terzi, in onore del tricolore italiano). Di forma rettangolare, a tetto spiovente, e posizionata in prossimità dell’università Ca’ Foscari, nel corso degli anni si è affermata anche come il posto più ambito per assistere alla Regata Storica, nonché luogo di incontro mondano, con la possibilità di sedere a poca distanza da autorità e personaggi del mondo politico e della cultura.
Per maggiori informazioni sulla Regata Storica, visitare il sito ufficiale www.regatastoricavenezia.it/