Venezia, 15 luglio 2022 - Arrivava a bordo di una gondola di color grigio chiaro dagli interni dipinti in oro scarlatto, con a poppa un gondoliere in costume da lei disegnato. Era Maria Malibran, una voce magnifica da contralto e da soprano, un’artista di grande talento, talmente amata a Venezia che le fu titolato uno dei principali teatri della città.
Il suo nome competo era Maria Felicia Garcia Malibran e fu una delle più celebri cantanti dell’Ottocento: grazie alla sua eccezionale estensione vocale cantò come soprano di bravura, ed eseguiva persino ruoli da tenore come il Gualtiero ne Il pirata di Bellini. Fu anche compositrice di musica vocale da camera, di notturni, di romanze e canzoni.
Conosciuta con il nome di “La Mariquita” in Spagna, “La Malibran” in Francia, “La Signorina” negli Stati Uniti, “Madame Malibran” in Inghilterra e “Marrietta” in Italia cantò nei teatri di tutto il mondo ma è proprio a Venezia che lasciò il segno. Il teatro fu a lei dedicato perché dopo la sua interpretazione magistrale de La sonnambula nel 1835, rifiutò il suo compenso, suggerendo che avrebbero potuto utilizzarlo per sostenere le spese di ristrutturazione dell’edificio, ormai fatiscente.
Interpretò nella città della Serenissima i ruoli di Norma, Rosina, Desdemona e Cenerentola, e un repertorio che conta complessivamente una trentina di opere di grandi musicisti del calibro di Bellini e Rossini, il quale la definiva in una sua lettera “Celebre compositrice, Cantatrice, Suonatrice, Pittrice, Fiorista, Sartrice, Declamatrice, Danzatrice, etc. etc. etc. etc.”.
Sposò il banchiere francese Eugène Malibran, conosciuto a New York nel corso di una tournée americana anche se poi si legò al violinista e compositore belga Charles Auguste de Bériot, con il quale convolò a nozze ed ebbe un figlio. Un amore celato in un dipinto che la ritrae con un mazzo di fiori di Camelia, Acanto, Rosa, Luppolo ed Olea Fragrans, le cui iniziali compongono il nome del marito Charles.