Virgilio Guidi, a Venezia la più grande antologica sul Maestro della luce per i 1600 anni di Venezia 

15 Settembre 2021

Venezia, 15 settembre 2021 –  In occasione dei 1600 anni dalla fondazione di Venezia viene realizzata la più grande mostra antologica della città dedicata al pittore Virgilio Guidi, nato a Roma nel 1891 e morto a Venezia nel 1984. “Quella scia di luce lungo il Novecento. Omaggio a Virgilio Guidi" apre i battenti il 17 settembre e presenta tutto il percorso artistico del Maestro, padre e ispiratore di generazioni di artisti veneziani, che ha attraversato con la sua creatività quasi tutto il secolo passato.

Le musiche di un altro grande Maestro veneziano, il cantautore Pino Donaggio, straordinario interprete della musica contemporanea, accompagneranno il pubblico in questo percorso senza precedenti.
Inserita nella programmazione ufficiale di Venezia 1600 e organizzata dall'Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, da Studio d’Arte GR in collaborazione con la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, “Quella scia di luce lungo il Novecento. Omaggio a Virgilio Guidi" traccia un viaggio completo fra l’inizio e la conclusione dell’infaticabile ricerca del grande Maestro: si tratta della prima, grande antologica mai realizzata a Venezia e composta da 220 opere, delle quali una trentina di “Venezie” proverranno dalla veneziana collezione Sonino. L’esposizione si propone di mostrare in che modo Virgilio Guidi abbia cambiato completamente la visione del paesaggio e, in particolare, della veduta paesaggistica, inventando una sintesi perfetta e assoluta tra l’idea di paesaggio e l’idea stessa di Venezia. E, ancor di più, come sia stato capace di coniugare nella pittura moderna la luce rinascimentale con la luce veneziana, a sua volta una sintesi fra luce ideale e luce fisica. 

Tre le sedi espositive dove è possibile ammirare le opere di Guidi: nella sede dell'Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa in Piazza San Marco, a Palazzetto Tito e alla Ca’ D’Oro

Nella sede di Piazza San Marco dell'Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa sono esposti ottanta capolavori che partono dai primi anni Dieci del secolo scorso. L’esposizione presenta gli interni e le figure degli anni Venti, per continuare con i paesaggi romani di quegli anni e i paesaggi del Brenta del 1927, per arrivare alle Venezie della fine degli anni Venti e alle Figure degli anni Trenta e Quaranta, proseguendo nel documentare il magico periodo dello Spazialismo veneziano del dopoguerra con tutti i cicli come le Figure che si levano, i Tumulti, i Cieli antichi, le Marine Zenitali, senza tralasciare le famose Baronesse, per poi concludere con le ultime grandi opere dei Bianco su Bianco della fine degli anni Settanta. 

La sede di Palazzetto Tito ospita una selezione di dipinti degli ultimi 30 anni della produzione di Guidi, insieme a una selezione esaustiva dell’importante collezione Sonino, composta soprattutto da marine, ma anche da splendide figure di donna, alberi, figure agitate, opere tutte appartenenti al periodo successivo all’ultima guerra.

L’esposizione prosegue alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro: nell’imponente secondo piano, con la vista sul loggiato affacciato sul Canal Grande, trovano spazio alcune Nature morte degli anni Dieci, i Carabinieri a cavallo del 1920, il Pittore all’aperto del 1924, l’Uomo che legge del 1927 e alcuni Bacini di San Marco, sempre della fine degli anni Venti. 

La mostra è curata da Stefano Cecchetto, Giovanni Granzotto e Dino Marangon e resterà aperta fino al 7 gennaio 2022.

“Finalmente, nell’anno del genetliaco di Venezia, ci sarà la mostra, che da tanto tempo è attesa, su Virgilio Guidi, “Il Maestro” per eccellenza di Venezia, quello che l’ha rappresentata, dipinta ma anche incarnata nella sua dimensione fisica e ideale – commenta Granzotto – Guidi ha rappresentato Venezia forse solo come Tintoretto e i Vedutisti hanno saputo rappresentare. Era partito dalla pittura e dalla luce rinascimentale, quella luce che veniva da dentro i dipinti e irradiava e costruiva la forma e partendo da quella luce lui ha ritrovato, all’interno della dimensione veneziana, la luce spaziale. Con questa mostra, grazie al contributo di tanti valenti critici, vogliamo dare il segno di un percorso importantissimo dal punto di vista pittorico e dell’influenza che Guidi ha avuto per tante generazioni di giovani maestri e artisti”. 

Per informazioni www.bevilacqualamasa.it